IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
fuoco del caminone di marmo giallo, in cui dodici uomini possono stare co- modamente seduti; guarderanno i soffitti a travature sagomate e dipinte, e
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
- rani, dei pelargonii, dei gelsomini, degli amorini; preferiva, da po- co, l'odore inebbriante della gardenia, del garofano, della tuberosa. Una
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
dall'altra parte della valle; e come pareva che le cime dei monti si rispondessero nel gaio linguaggio di fuo- co! Le campane suonavano ora a distesa
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
snello, zufolando un'arietta allegra, come se avesse assicurato la scuola per l'eternità. Della lira oramai si dava po- co pensiero.
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
nero, tutta a ceri ardenti. L'infinito popolo singhiozzava e pregava; i sa- cerdoti cantavano a morto. Nel mezzo, sopra un immenso catafal- co, seduto in
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
del Fur- lanetto, e che è stata abbandonata anche qui da vent'anni, a dir po- co. Perché si deve credere che nella musica il mondo sia imbecil- lito
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
dei vecchi Burattini, con Arlecchino e Pantalone e Co- lombina e siora Rosaura "dolce nella memoria!" oh le Sagre, con le ghirlande e i damaschi che
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
soprano co- piava con le sue proprie mani la musica che occorreva al tenore. Ma presto il remo gli principiò a pesare: diceva che quell'esercizio
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO
degli evangelisti nei sostegni della cupola. Il leone aveva l'artiglio so- migliante a una mano, a una mano che volesse frugare nella co- scienza; aveva
Accademia della crusca
